Eventi estremi in Europa?

A EGU la presentazione di un set di indici per la loro valutazione

L’assemblea generale della European Geoscience Union (EGU), svoltasi tra il 24 e il 28 Aprile 2023, ha visto la partecipazione di oltre 15mila scienziati provenienti da tutto il mondo, con più di 16mila presentazioni effettuate in 938 sessioni. Tra queste, il 25 Aprile, si è svolta una sessione riguardante i Servizi Climatici a cui Giuseppe Giugliano (Scientific collaborator presso Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) ha partecipato con un talk dal titolo “EUROPEAN EXTREME EVENTS CLIMATE INDEX (E3CI)”.

E3CI è un servizio innovativo, operativo fin da Gennaio 2021, che mira a valutare la frequenza e la severità degli eventi meteo indotti su tutta Europa. In particolare il servizio, finanziato da IFAB (International Foundation for Artificial intelligence and Big data) e sviluppato in collaborazione con Leithà Unipol Group, valuta sette dinamiche: caldo e freddo estremi, siccità, precipitazioni e venti estremi, condizioni predisponenti alla grandine e agli incendi boschivi. Inoltre, cinque delle sette componenti sono valutate anche considerando gli scenari emissivi RCP26, RCP45 e RCP85 con un subset di modelli EURO-CORDEX fino al 2100. I risultati di tale indice vengono distribuiti aggregati per nazione gratuitamente, come immagini sulla dashboard di IFAB (https://www.ifabfoundation.org/e3ci/) e come dati tabellari sulla piattaforma DataClime (https://e3ci.dataclime.com/).