Supporto all’analisi del rischio qualitativa per gli enti vincitori del Bando Mutamenti 2021 di Fondazione Compagnia di San Paolo
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Obiettivi:
L’obiettivo dell’attività è stato il supporto all’analisi del rischio climatico di tipo qualitativo per gli enti locali che si sono aggiudicati il finanziamento erogato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, nell’ambito del Bando Mutamenti 2021. Le valutazioni preventive sull’analisi del rischio fungeranno da supporto agli enti locali dei territori di Piemonte, Valle d’Aosta e dell’entroterra ligure al fine di intraprendere progetti per l’aumento della resilienza dei territori agli impatti del cambiamento climatico. I territori devono, infatti, dotarsi di politiche e strumenti ad hoc, sviluppare nuovi modelli economici, sociali ed ambientali per adattarsi e per resistere nel lungo periodo alle sollecitazioni di un clima che cambia, sviluppare la necessaria resilienza e assistere le comunità nel prepararsi a rispondere efficacemente alle sfide che il cambiamento climatico pone.
Attività svolte:
Le attività svolte hanno riguardato:
- l’individuazione dei pericoli climatici in base ai contenuti delle proposte progettuali vincitrici tramite la selezione di indicatori che interessano fenomeni legati essenzialmente alla variazione del regime di precipitazione e di temperature, come: incendi (siccità), dissesto idrogeologico, alluvioni, le ondate di calore, la siccità, e i pericoli climatici afferenti all’area montana ed il sistema frutticolo. È stato analizzato il clima osservato, utilizzando le re-analisi a 2 km recentemente prodotti da dalla Fondazione CMCC (https://www.mdpi.com/2306-5729/6/8/88/pdf) secondo sia indicatori climatici noti in letteratura, quali ETCCDI (https://www.clivar.org/clivar-panels/etccdi/indices-data/indices-data) ma anche indicatori specifici selezionati sulla base delle esigenze specifiche dei progetti analizzati dai progetti. Tali indicatori riguardano, ad esempio, legati alla temperatura (ad esempio ondate di calore, giornate di gelo), per le precipitazioni piovose e nevose (siccità, eventi estremi). Oltre all’analisi del clima in atto, per gli stessi indicatori, sono state poi considerate le variazioni attese per effetto del cambiamento climatico, di tali caratteristiche per il periodo intorno all’anno 2050 secondo gli scenari RCP 4.5 ed 8.5 *, per gli indicatori selezionati* in relazione alle temperature, alle precipitazioni piovose e nevose e alle giornate di gelo;
- la definizione dei campioni esposti per ciascun territorio analizzato partendo dai contenuti delle proposte progettuali vincitrici e dai relativi pericoli climatici individuati. A titolo esemplificativo i campioni selezionati hanno riguardato i seguenti sistemi esposti: foreste, lago, borgate (popolazione), turismo (invernale ed estivo), infrastrutture, ambiente costruito, popolazione, settore agricolo, e ambiente naturale;
- la strutturazione di un questionario sulla base dei diversi sistemi esposti che è stato sottoposto a ciascun membro afferente agli enti locali vincitori, volto ad indentificare ed acquisire informazioni e dati (laddove disponibili) in merito agli indicatori di vulnerabilità per comprendere la suscettibilità dei diversi sistemi territoriali locali oggetto di studio;
- l’identificazione dei potenziali rischi in modo qualitativo in base alle risposte ottenute per ciascun questionario ricevuto. Infine, sono state identificate delle possibili azioni in termini di adattamento che le diverse comunità locali potranno intraprendere in futuro per incrementare il livello di resilienza del proprio territorio rispetto alle variazioni attese del clima futuro.
Funzioni di Dataclime:
Tramite la piattaforma Dataclime, viene fornita la possibilità all’utente (registrato) di visualizzare e scaricare le mappe e le serie temporali degli indicatori di pericolo climatico del clima osservato così come delle anomalie attese in futuro utilizzando sia le proiezioni climatiche ad alta risoluzione sviluppate dal CMCC, sia quelle rese disponibili attraverso altri programmi e progetti.
Link:
https://www.cmcc.it/it/mutamenti
Note:
*Le analisi si basano su alcuni RCPs (Representative Concentration Pathways) definiti in base al livello di forzante radiativa stimato per l’anno 2100 rispetto ai valori preindustriali (Van Vuuren et al. 2011). Nello specifico, sono stati adottati due RCPs: RCP 4.5 e RCP 8.5, dove i numeri rappresentano l’aumento (nel 2100) del livello di forzante radiativa ad un valore rispettivamente di 4.5 e 8.5 W/m2. Sotto lo scenario RCP 8.5, caratterizzato da livelli di concentrazione più alti associati all’assenza di misure di mitigazione, sono stimati incrementi di temperatura media sull’intera penisola nell’ordine di 4°C per l’ultimo trentennio del XXI secolo (2071-2100), un incremento atteso negli eventi intensi di precipitazione e una diminuzione dei cumuli di precipitazione soprattutto al meridione. Lo scenario RCP 4.5, è invece uno scenario intermedio nel quale si valuta l’efficacia di alcune misure di mitigazione, in questo scenario le riduzioni di temperatura attese si attesterebbe su 2/3°C in media, meno evidenti sarebbero le riduzioni di precipitazione cumulata e gli incrementi nella frequenza degli eventi intensi.
**Per le analisi di scenario sono stati utilizzati i dati prodotto dal programma EURO-CORDEX: https://www.euro-cordex.net/